Proteggi la tua erezione: 11 consigli per aiutare a prevenire la disfunzione erettile

Mantenere la funzione erettile è importante per molti uomini e ci sono diversi passi che puoi seguire per favorire una sana funzione sessuale. Ecco 11 consigli che potrebbero aiutare a prevenire la disfunzione erettile:

  1. Mantieni uno stile di vita sano: Adottare uno stile di vita sano può avere un impatto positivo sulla tua salute sessuale. Ciò include seguire una dieta bilanciata, praticare regolarmente esercizio fisico, mantenere un peso sano e evitare di fumare o consumare alcol in eccesso.
  2. Gestisci le condizioni di salute croniche: Condizioni come il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiache possono contribuire alla disfunzione erettile. È essenziale gestire queste condizioni attraverso farmaci, modifiche dello stile di vita e controlli regolari con il tuo operatore sanitario.
  3. Fai regolarmente esercizio fisico: Praticare regolarmente attività fisica migliora la circolazione sanguigna, riduce lo stress e contribuisce a mantenere una buona salute cardiovascolare. Cerca di dedicare almeno 30 minuti di esercizio moderato per la maggior parte dei giorni della settimana.
  4. Mantieni un peso sano: Essere in sovrappeso o obesi può aumentare il rischio di sviluppare disfunzione erettile. Mantenendo un peso sano, puoi ridurre la probabilità di avere difficoltà sessuali.
  5. Non fumare: Fumare danneggia i vasi sanguigni e riduce il flusso sanguigno in tutto il corpo, compreso il pene. Smettere di fumare o evitarlo del tutto può avere un impatto positivo sulla tua salute sessuale.
  6. Limita il consumo di alcol: L’assunzione eccessiva di alcol può interferire con la funzione erettile. Se scegli di bere alcolici, fallo con moderazione.
  7. Gestisci lo stress: Lo stress cronico può contribuire alla disfunzione erettile. Trova modi sani per gestire lo stress, come l’esercizio fisico, la meditazione, esercizi di respirazione profonda o impegnandoti in hobby e attività che ti piacciono.
  8. Comunica con il tuo partner: Una comunicazione aperta con il tuo partner riguardo ai tuoi bisogni, desideri e preoccupazioni sessuali può aiutare a ridurre l’ansia e costruire una relazione di sostegno e comprensione reciproca.
  9. Evita le droghe illegali: L’uso di droghe illegali come cocaina o marijuana può avere un impatto negativo sulla funzione erettile. Se stai facendo uso di sostanze ricreative, considera di cercare aiuto per smettere.
  10. Dormi a sufficienza: Una cattiva qualità del sonno o la mancanza di sonno sufficiente possono influire sui livelli degli ormoni, tra cui il testosterone, che è importante per la salute sessuale. Fai della buona qualità del sonno una priorità ogni notte.
  11. Cerca aiuto professionale: Se stai vivendo una disfunzione erettile persistente o in peggioramento, è importante consultare un professionista sanitario. Possono aiutarti a identificare la causa sottostante e consigliarti opportune opzioni di trattamento.

Ricorda che la situazione di ognuno è unica e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. È essenziale consultare un professionista sanitario per affrontare eventuali preoccupazioni o domande che potresti avere sulla disfunzione erettile.

Piscina coperta

Blue Fitness Club centra la sua filosofia del benessere sull’elemento primordiale per eccellenza: l’acqua.

Il centro è infatti dotato di una piscina coperta principalmente dedicata alle attività di fitness in acqua. Si possono svolgere diverse tipologie di acquagym, con o senza gli attrezzi, e a più livelli di intensità. Lo spazio è completo di tutte le attrezzature più conosciute, come la tradizionale acquabike e anche la new entry nel settore: l’acquatrekking, ossia il tapit roulant.

La vasca fitness (16X8 pf. 130 temperatura 29-31°) ha un angolo relax con idromassaggio, geyser e getto cervicale per godersi anche momenti distensivi pre e post attività fisica.

Inoltre la piscina è organizzata anche per il nuoto libero

(scopri gli orari di accesso cliccando su “Nuoto Libero” nel menù

Perdere Peso

Oggi parlare di perdere peso è un po’ un luogo comune. Molti lottano con la bilancia e con se stessi per riuscire a fare scendere di qualche linea l’ ago.

Solo dopo moltissime rinunce, qualcosa si muove, ma haimè, l’ aperitivo e la festicciola a base di dolci e cibarie varie sono sempre dietro l’ angolo: basta poco di più per sforare e vanificare tutti gli sforzi.

Affinché ci siano risultati duraturi, bisogna reimpostare un po’ il tutto. Cominciamo ad assumere un atteggiamento positivo; mettiamoci in condizioni di poter cambiare qualcosa e di dare una svolta.

Il trucco non sta tutto nelle calorie che si assumono e come si assumono. Facciamo più movimento; prendiamo le scale e meno l’ ascensore; usiamo l’ auto solo nei casi di necessità e ricaviamo giornalmente un piccolo spazio di tempo (30′) da dedicare all’ attività fisica.

Nel caso fatti aiutare a comporre un prospetto alimentare adeguato alle tue possibilità ed esigenze. Fissa qualche piccolo obiettivo; passo dopo passo!

AL club Blue Fitness, gli istruttori sono a tua disposizione. Contattali.

Schiena dolorante – come comportarsi

Cosa deve fare chi soffre di mal di schiena? 

Nella popolazione italiana la percentuale di quanti soffrono di disturbi alla colonna vertebrale è di circa il 75%. Come vediamo si tratta di numeri elevatissimi. Alla ricerca di un sollievo, quasi tutte le persone affette dal mal di schiena, prima o poi, si rivolgeranno al medico che li indirizzerà da uno specialista osteopata, ortopedico, o neurochirurgo a seconda dei casi. Dopo essere stati visitati da almeno uno di questi medici specialisti, per avere un quadro obbiettivo, verranno quasi sempre prescritti degli accertamenti come radiografie, T.A.C., risonanza magnetica, etc.

Con gli accertamenti in mano si tornerà poi dallo specialista che stilata la diagnosi prescriverà una cura appropriata. La cura normalmente prevede un lungo percorso, infatti molto spesso si renderà necessario l’intervento di un altro medico (fisioterapista o altri specialisti ancora) che prescriveranno a loro volta dei cicli di cura mirati

Noi qui abbiamo descritto un percorso standard, ma molti casi richiedono visite multiple con numerosi appuntamenti nelle varie discipline mediche. 
Avrete pertanto notato che “la ricerca della salute perduta”, nella maggior parte di questi casi rappresenta una sorta di calvario e che le consulenze con gli specialisti che dovremo incontrare non sono certo prive di costi.
Non spaventatevi troppo, ma escludendo qualche lieve strappo o un’infiammazione momentanea, i disturbi della colonna quasi mai guariscono assumendo qualche compressa. Tutto ciò si può prevenire?
Per la sua struttura, la colonna vertebrale può essere paragonata ad un palazzo antisismico. Un palazzo vero per reggersi in piedi poggia su un numero calcolato di pilastri. Nel corpo umano, i pilastri che reggono e mantengono sana la colonna vertebrale sono le fasce muscolari chiamate “muscoli della cintura” (muscoli Lombari, retti addominali, obliqui interni ed esterni e trasversi)

Mantenere toniche queste fasce muscolari che sostengono e attutiscono i traumi (come dei pilastri antisismici), determina l’efficienza del delicato apparato scheletrico. Escludendo dunque le situazioni ormai degenerate che richiedono la medicalizzazione, è fondamentale acquisire una buona postura nei luoghi di lavoro, sui banchi di scuola, alla guida dell’auto, etc, e condurre allenamenti mirati della zona fasciale addominale e lombare. Non ci si può sottrarre: anche dopo un intervento chirurgico, raggiunta la guarigione, sarà sempre necessario il mantenimento della tonicità muscolare deputata a sostenere il tronco in posizione. E allora perchè non pensarci in tempo? Il mal di schiena si può e si deve evitare perchè riduce drasticamente la nostra qualità della vita. Noi vi diciamo che basta poco per innescare finalmente un circolo virtuoso. Esercizi mirati daranno maggiore energia e controllo sui muscoli che sostengono la colonna e ci faranno acquisire magicamente la corretta postura. Il muscolo più importante è il Trasverso, in special modo quando il dolore si sia ormai cronicizzato.
Dulcis in fundo, osservando le semplici regole appena descritte, anche il nostro aspetto si presenterà più gradevole e potrete diventare dritti, sani e belli! (I tuoi Workout presso la Palestra Body Planet Fitness Point Catania !)

La dieta delle feste Natalizie

Cerchiamo di essere sinceri e coerenti con noi stessi. É possibile riuscire a seguire correttamente una dieta durante le feste Natalizie

Se la vostra risposta é si, allora potete anche passare oltre, questi consigli non vi servono

Se invece, come la maggior parte di tutti noi, ammettiamo che durante le feste tendiamo a mangiare di più, allora vediamo cosa si può fare.
Innanzitutto é inutile sentirsi in colpa perché si sono fatti degli stravizi, si é andati a cena fuori, etc.

Quella del pasto insieme, in fondo, oltre che una convenzione, é anche un momento di convivialitá, necessario per la vita e le relazioni sociali

Come fare allora per limitare i danni

La cosa migliore é cercare di essere pratici. Il primo consiglio é quello di non cedere a tutti i messaggi con cui veniamo bombardati dai media

Diciamo la verità, la maggior parte dei panettoni e pandori che compriamo al supermercato, oltre a costare un’esagerazione son solamente dei dolci dozzinali neanche tanto buoni

Il secondo consiglio é quello di dare un’occhiata veloce al calendario.
Quali sono i giorni in cui davvero non si può dire di no ad un bel pranzo o una cena con amici e parenti

Personalmente, vedo solo 4 date: 24, 25, 26 e 31 dicembre.
Come forse ho già ripetuto altrove, non é l’eccesso di una sera a rovinare il lavoro che si sta facendo, é quando l’eccesso diventa una quotidianità che si hanno risvolti negativi dal punto di vista della linea e della salute (ma forse questo si potrebbe applicare un po’ a tutto)

Allora, invece di stare a preoccuparsi troppo, conviene rilassarsi e godersi i pasti in quei giorni di festa, cercando però di regolarsi negli altri giorni.
(Il che non vuol dire che a Natale mi devo per forza sbafare tre panettoni, quattro pandori e tre bottiglie di spumante).

Accelerare il metabolismo

Questa cosa del metabolismo veloce o lento é un cruccio di molte persone che intendono mettersi a dieta e spesso capita di scaricare la colpa di un insuccesso ad un presunto “metabolismo lento”. Fermo restando che ogni persona é unica, se vogliamo cercare di fare una generalizzazione, sintomi di un metabolismo rallentato possono essere l’eccessiva stanchezza, la sonnolenza, il gonfiore post-prandiale ed anche la stipsi. Tutti segni che possono essere correlati anche ad una cattiva digestione

Come fare allora per riuscire ad accelerare il metabolismo? Anche in questo caso, escludendo naturalmente i casi in cui entrano in gioco fattori organici patologici (es. Ipotiroidismo) e senza voler assumere alcun tipo di sostanza, i metodi migliori per ottenere questo risultato sono essenzialmente due, semplicissimi:-fare pasti piccoli e frequenti;- mantenere attivo l’organismo con una attività fisica frequente e di intensità leggero/moderata

In fondo non é tutta questa fatica, no?

Incontri settimanali di Educazione Alimentare

Per chi vuole avere un’alimentazione sana o per chi segue un trattamento nutrizionale, è normale imbattersi nei problemi causati da tante cattive abitudini e da un atteggiamento mentale scorretto.

Inoltre, senza un supporto continuo da parte di un riferimento concreto è facile perdere le motivazioni iniziali che ci hanno portato ad iniziare il trattamento.

Questi i motivi che hanno portato alla nascita degli incontri settimanali, rivolti sia agli individui che, nel corso di una dieta, sentono il bisogno di essere seguiti in modo più continuo, sia alle persone che intendono solamente acquisire le conoscenze relative ad un corretto modo di alimentarsi.

Gli obiettivi sono perciò:

– Fornire un riferimento ed un supporto continuo per chi sta affrontando una dieta;
– Educare, da punto di vista nutrizionale, fisico e psicologico allo stile di vita il più corretto e sano possibile.

Gli incontri, della durata di circa un’ora, saranno strutturati in modo da comprendere sia l’esposizione degli argomenti dedicati sia le interazioni di gruppo.

Saranno inclusi tutti gli argomenti inerenti la sfera delle scienze della nutrizione, dell’educazione alimentare e del corretto stile di vita, spaziando fino alla psicologia e alla corretta gestione dell’attività fisica.

Per garantire un’esposizione completezza e scientifica di tutti gli argomenti, saranno presenti professionisti propri dei diversi settori (psicologi, fisioterapisti).

Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di 5 partecipanti.

Progetto Nutrigenomica

La Nutrigenomica si basa su 3 ipotesi fondamentali

  • La nutrizione influisce sulla salute quando interferisce direttamente con l’espressione di geni implicatinelle vie metaboliche critiche e/o indirettamente influenzando l’incidenza di mutazioni genetiche
  • Gli effetti sulla salute di nutriente e nutrioma (combinazione di nutrienti) dipende dalle varianti genetiche ereditarie che alterano l’assorbimento ed il metabolismo dei nutrienti e/o l’attività degli enzimi nelle reazioni biochimiche
  • Risultati salutari migliori possono essere piu’ facilmente raggiunti se i requisiti nutrizionali sono personalizzati per ogni individuo, prendendo in considerazione le sue caratteristiche genetiche o acquisite secondo l’età, preferenze alimentari e stato di salute.
    Nell’ultimo decennio, la Nutrigenomica si è dedicata alla prevenzione di gravi patologie e la diagnosi genetica, consentendo lo sviluppo di terapie sperimentali, coadiuvanti la cura di malattie complesse come le malattie metaboliche, le malattie neurodegenerative, le malattie neoplastiche, i danni da stress ossidativo-invecchiamento.
    Sulla base dell’ analisi genetica si elabora, inoltre, il pacchetto dei trattamenti estetici, dei prodotti cosmetici, dell’attività sportiva e degli integratori alimentari più opportuni per poter affrontare gli inestetismi estetici (dalla cellulite alle rughe) e per poter migliorare la qualità della vita ogni giorno.

Gli obbiettivi della Nutrigenomica definiti nel 2006 dall’Institute of Medicine Americano sono tre e danno luogo a tre differenti discipline:

  • Genetica Della Nutrizione: Ovvero comprendere mutazioni non patologiche del genoma possano dare luogo ad un differente metabolismo deidiversi alimenti .
  • Epigenetica Della Nutrizione: Ovvero comprendere come i diversi alimenti possano influenzare il comportamento dei singoli geni riprogrammando il metabolismo.
  • Biochimica Della Nutrizione: Ovvero l’applicazione della nutrigenomica che mette in pratica i risultati delle due precedenti area di ricerca per ottenere il miglior programma di “fitness-metabolico”, che, mediante appropriate scelte alimentari, è in grado di regolare e correggere eventuali difetti metabolici e migliorarne le prestazioni fisiche e celebrali.

Il cibo non più come semplice mezzo per apportare calorie, ma strumento in grado di influenzare la qualità e la durata della nostra vita.

In Visita dal Nutrizionista

La prima visita è fondamentale per gettare le basi di quello che sarà poi il rapporto tra nutrizionista e paziente.
Infatti, la progettazione e la corretta aderenza ad un piano nutrizionale, che coinvolge l’intero stile di vita di una persona, richiede comprensione e fiducia da entrambe le parti.

Solitamente si inizia con un colloquio , in cui si indaga la vita del paziente nella sua totalità, a partire dalla presenza di eventuali patologie fino ad arrivare alle abitudini alimentari e alle varie attività quotidiane svolte.
Per avere un quadro il più completo possibile della situazione, nulla deve essere trascurato.
Per questo motivo, vengono spesso richieste delle semplici analisi del sangue in cui compaiono i principali parametri di laboratorio impiegati per la valutazione dello stato nutrizionale.
Può essere utile anche una dichiarazione da parte del medico di base sulla presenza di patologie o sullo stato di salute in generale.

Si prosegue poi con la stima del fabbisogno energetico individuale e con la determinazione della composizione corporea, mediante misurazione dei principali parametri antropometrici (peso, altezza, IMC, circonferenze, diametri e pliche).

A questo punto vanno discussi gli obiettivi che si intendono raggiungere grazie al trattamento nutrizionale ed il tempo necessario a raggiungerli.
E’ fondamentale che tali obiettivi siano realistici, per non causare future delusioni e scoraggiamento; ad ogni modo la loro pianificazione avviene in totale collaborazione, in quanto da quel momento il nutrizionista ed il paziente formano ormai una vera e propria squadra.

Gli alimenti che verranno scelti per dare forma concreta al regime alimentare, saranno selezionati sui gusti e sulle caratteristiche del paziente, cercando di creare un piano alimentare il più vario possibile, limitando al massimo le restrizioni, spesso inutili.

Al termine della visita, il nutrizionista avrà tutte le informazioni necessarie per compilare una dieta il più possibile aderente alle necessità del paziente, che sarà poi consegnata dopo qualche giorno.

Il nutrizionista (biologo) lavora con pazienti in condizioni fisiologiche e patologiche accertate, ma è bene ricordare che non è un medico, quindi non effettua diagnosi e non prescrive farmaci; il trattamento nutrizionale si baserà perciò esclusivamente su di una corretta alimentazione e su di un adeguato stile di vita.

Durante le visite successive, la cui frequenza viene decisa in collaborazione, vengono effettuati tutti i controlli necessari per sondare i risultati del trattamento e, nel caso, la dieta viene rivista e corretta per assumere una personalizzazione sempre maggiore.

Il nutrizionista deve essere in grado, con il passare del tempo, di fornire tutte le informazioni necessarie per rendere il paziente autonomo nelle sue scelte alimentari. In questo modo, quello nato come trattamento nutrizionale potrà modificarsi fino a diventare un normale stile di vita.

Diete dimagranti

Se si parla di diete dimagranti, esistono innumerevoli alternative, più o meno sane, tra le quali si può scegliere

Il mercato delle diete ha creato un vero e proprio business volto più al guadagno che all’interesse del paziente

Dimagrire può diventare, in certi casi, uno di quei pensieri per il quale si proverebbe di tutto pur di avere successo ed è proprio su questi casi che il business fa la sua leva

Ecco allora nascere le mode alimentari, che spaziano dalle diete iperproteiche ai centri di dimagrimento, passando per le famose intolleranze alimentari e così via

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, non si ha neanche la cognizione di essere entrati in un circuito al limite della truffa, sia perché mancano le conoscenze per accorgersene, sia perché sempre più spesso chi propone i metodi miracolosi purtroppo rappresenta figure che dovrebbero ispirare fiducia e professionalità.

Il nostro organismo è una macchina delicata, lungi dall’essere perfetta e va trattata con il dovuto rispetto. Diete iperproteiche, o diete chetogeniche che riducono al minimo l’apporto di carboidrati possono portare ad un rapido dimagrimento, ma presentano un conto troppo salato da pagare, ossia la salute di fegato e reni

Non esistono neanche pasticche miracolose. Purtroppo esistono ancora diversi medici, probabilmente di vecchia scuola, che continuano a prescrivere farmaci dimagranti. Si dimagrisce, ma bisogna essere perfettamente consci del fatto che si stanno assumendo simil-anfetamine o farmaci anoressizzanti. Perché non puntare allora su centri che propongono piani alimentari basati su integratori alimentari o cibi da loro proposti? Semplicemente perché questi espedienti servono solo ad integrare il portafogli di questi signori.

Non c’è bisogno di ricorrere ad alcun cibo speciale per dimagrire, così come non si può attribuire a delle fantomatiche intolleranze l’eccesso di peso. Essere intolleranti significa non riuscire ad assimilare, sarebbe come credere di poter fare più strada bucando il serbatoio della propria macchina.

L’unica strategia sicura (nel senso di non dannosa alla salute) per affrontare ad un dimagrimento, consiste nel ricorrere ad una dieta bilanciata leggermente ipocalorica

Questa non ha niente a che vedere con le diete come venivano comunemente intese fino a troppo pochi anni fa, non comportano un esagerata privazione di cibo e sopratutto non comportano il patimento della fame

Molto spesso chi affronta una dieta dimagrante disegnata ad hoc sulla propria persona, non si accorge neanche di essere a dieta. C’è chi ha addirittura l’impressione di mangiare più di prima.
Ciò ovviamente non vuol dire che non ci siano sacrifici da fare. Nulla si ottiene senza un minimo di impegno. Questo consiste essenzialmente nell’essere disposti a cambiare le proprie abitudini, per quanto radicate esse siano

Sembra una stupidaggine, ma non è una cosa da poco. Smettere di fare qualcosa che siamo abiutuati a fare (e che quindi ci piace fare) può essere anche più difficoltoso del patire la fame, ma solitamente lo sforzo è solo iniziale. Una volta acquisite nuove abitudini, più sane, queste verranno mantenute senza più fatica

Ecco allora che la dieta dimagrante potrà avere un significato e non porterà a risultati temporanei che svaniscono non appena si smette di “stare attenti”.

Solo un risultato duraturo potrà essere definito un vero successo.